Off Site Art ha creato un museo a cielo aperto in continua evoluzione esponendo gigantografie in PVC di oltre 80 opere di artisti emergenti italiani e stranieri.
Off Site Art non è soltanto arte pubblica, ma anche uno strumento per mantenere l’attenzione nazionale ed internazionale sulla città e la ricostruzione del suo centro storico.
La collocazione delle opere segnala i lavori in corso, la temporaneità dell’istallazione artistica, che viene rimossa con l’impalcatura, segnala la conclusione dei lavori e la restituzione alla collettività dei palazzi del centro.
Il progetto è rivolto al presente dell’Aquila e, tramite immagini non commerciali, cerca di innescare un dibattito e lo sviluppo di nuove identità, invitando i cittadini aquilani e i turisti a visitare i luoghi della ricostruzione ripercorrendo le strade del centro cittadino lungo il filo delle opere esposte.
La scelta delle opere ha visto come protagonisti artisti emergenti selezionati tramite una call for art da una giuria internazionale (tra i giurati Ian Alteveer, curatore presso il Metropolitan Museum of New York, Cecilia Alemani, Art Director della High Line di New York, Ida Pancelli, penna storica di ArtForum e direttrice della stessa rivista dal 1988 al 1992).
La grande partecipazione di artisti da più parti del mondo segnala l’innovatività di Off Site Art, iniziativa unica nel panorama nazionale ed europeo, che nasce dal “contatto” tra L’Aquila e New York. Città in cui l’associazione Art Bridge, partner di Off Site Art, promuove iniziative che pongono l’arte pubblica al centro della rinascita di quartieri degradati.