Campanile di San Bernardino

Il sisma del 2009 ha provocato il crollo della cella, con esclusione della vela muraria occidentale fortemente lesionata e danni alle murature sottostanti con modesti crolli angolari.

Campanile di San Bernardino

Il sisma del 2009 ha provocato il crollo della cella, con esclusione della vela muraria occidentale fortemente lesionata e danni alle murature sottostanti con modesti crolli angolari.

La strategia

Se era ovvia la conservazione della facciata rimasta in piedi, si poneva il problema di ricomporre le parti crollate senza compiere un falso artistico e un falso storico. Una delle quattro facce era ancora in situ e le pietre costitutive del campanile erano ancora esistenti, seppur frammentate e separate dalla loro collocazione originale. Pertanto era doveroso restituire al campanile la sua unità potenziale.

Oltre al trattamento differenziale delle zone integrate, l’intervento ha posto grande attenzione sul rispetto della patina superficiale e sulla conservazione di tutte le parti, in quanto manifestazione del passaggio dei secoli, senza tentare di ricostruire il campanile com’era al momento della sua originaria costruzione.

Storia

Il campanile è una parte fondamentale della basilica, determina la spazialità dell’intero ambiente architettonico, definendone i valori formali. Realizzato tra il 1454 e il 1469, il campanile era costituito d un elemento a torre, cui erano sovrapposte due celle finestrate e una copertura lignea a forma di piramide rivestita di lastre di piombo, per una altezza totale di quasi 57 metri.

Malgrado fosse stato costruito con accorgimenti antisismici (all’interno della muratura erano state inserite travi lignee, vincolate all’esterno con capochiavi metallici, a formare cerchiature di contenimento, ripetute in altezza ad intervalli regolari), con il terremoto del 1703 crollò la cella più alta. La ricostruzione settecentesca si limitò a ripristinare la cella superstite del campanile (non fu riedificata neppure la piramide di copertura della torre).

Dopo il sisma del 1958, lo stato precario della struttura ha indotto l’esecuzione di un discutibile intervento di foderatura interna della canna muraria con una parete in calcestruzzo armato.

Il sisma del 2009 ha provocato il crollo della cella rimasta, con esclusione della vela muraria occidentale, scomposta e priva di complanarità e verticalità.

L'intervento

Per non offendere l’istanza storica, il restauro del campanile si è avvalso, nelle parti definitivamente perdute, di integrazioni riconoscibili, seppur poco visibili alla distanza, proprio per non infrangere quell’unità che si intendeva ristabilire.

Lo studio accurato della materia e delle tecniche costruttive è stato condotto con un approccio da restauratore di beni culturali storico artistici. I conci di cui era composto non erano infatti uguali tra loro. Le relative differenze formali, superficiali e dimensionali creavano un’alternanza decorativa ed estetica che andava a definire il dettaglio figurativo e cromatico del campanile, rendendolo unico. Come nella ricomposizione di un dipinto o di una scultura andata in pezzi, ogni singolo frammento è stato ricollocato nella posizione originaria, considerando i singoli conci come frammenti non intercambiabili di un unicum artistico.

Per operare una misurazione accurata di tutti i conci lapidei è stato effettuato un rilievo 3d della porzione del campanile rimasta in piedi dopo il sisma. La tecnologia impiegata è la scansione laser da cui è stato ottenuto il dato numerico misurabile e anche una analisi delle deformazioni dei piani.  Questa operazione è stata utile al fine di individuare le varie fasi costruttive, la posizione delle pietre, lo spessore e la dimensione di ciascuna di esse, la tipologia degli incastri tra i conci, la presenza di stuccature. Unendo le osservazioni scaturite dello studio diretto del bene alla ricerca dei documenti fotografici storici, è stata realizzata una ricostruzione di tutti e quattro i prospetti del campanile, i quali successivamente sono stati scalati metricamente sfruttando la scansione laser 3d, in modo da rendere misurabile il singolo concio di ogni lato e riuscire a ricostruire sulle immagini ottenute una mappa utile per guidare le fasi di ricostruzione.

Dall’esame delle singole pietre sono stati creati dei database dove venivano riportate le misure, annotazione di segni particolari e morfologia. A seguire, ogni concio veniva siglato con etichettatura e trasferito su appositi pallet per lo stoccaggio temporaneo. Con questo criterio di catalogazione e la mappa costruttiva ricavata dalle foto storiche riportate in scala, è stato possibile georeferenziare i singoli  conci recuperati dal crollo e di conseguenza individuare i conci che servivano per rimontare ogni singola fila di pietre.

Durante l’individuazione dei filari da rimontare, le pietre mancanti sono state riprodotte ex novo o, dove il danno era lieve e confinato a piccole sbeccature, sono state integrate con una malta, formulata ad hoc per la ricostruzione materica. Per i casi più complessi, come gli archi delle bifore, sono state eseguite delle simulazioni di montaggio a terra in modo da abbattere ogni possibilità di errore.

Dopo il rimontaggio, le pietre di integrazione sono state trattate con una leggera bocciardatura in modo da rendere leggibile e distinguibile l’intervento di ricostruzione, restituendo al monumento l’identità e la riconoscibilità che l’ha contraddistinto fino ai giorni nostri.

Tutti i conci lapidei provenienti dal crollo sono stati reimpiegati dopo un lungo e accurato lavoro di studio, selezione e catalogazione.

Bellezze
Basilica di San Bernardino
Basilica di San Bernardino
Arrivi in piazza San Bernardino e la prima cosa che vedi è la facciata rinascimentale della basilica, naturalmente.
Piazza San Bernardino
Piazza San Bernardino
Arrivi in piazza San Bernardino e la prima cosa che vedi è la facciata rinascimentale della basilica, naturalmente.
Luoghi
Campanile di San Bernardino
Campanile di San Bernardino
Il sisma del 2009 ha provocato il crollo della cella, con esclusione della vela muraria occidentale fortemente lesionata e danni alle murature sottostanti con modesti crolli angolari.
Scopri di più
Cappella di San Bernardino
Cappella di San Bernardino
La basilica di San Bernardino è stata restaurata e restituita alla collettività con il suo scrigno di tesori artistici. 
Scopri di più
Castello spagnolo
Castello spagnolo
Il passaggio da castello medioevale a struttura moderna ha visto il contributo di diversi architetti: Baccio Pontelli, i Sangallo, Pirro Luis Escrivà.
Scopri di più
Mura civiche del centro storico
Mura civiche del centro storico
Le mura di L’Aquila costituiscono l’antica cerchia della città e rappresentano il confine del centro storico.
Scopri di più
Off Site Art / Art Bridge
Off Site Art / Art Bridge
Progetto di arte pubblica che dal 2014 ha trasformato le impalcature dei cantieri in una grande galleria d’arte all’aperto con le opere di artisti selezionati tramite call for art.
Scopri di più
Palazzo dell’Emiciclo: adeguamento strutturale
Palazzo dell’Emiciclo: adeguamento strutturale
La crisi sismica del 6 aprile 2009 ha provocato nella sede del Consiglio Regionale Emiciclo una condizione di dissesto prossima al crollo.  
Scopri di più
Palazzo Margherita e Torre civica
Palazzo Margherita e Torre civica
Il Palazzo di Margherita d’Austria ha un alto valore simbolico ed è stato sede del Comune sino al 6 aprile 2009.
Scopri di più
Clienti