Mammuth della città dell’Aquila

Il Mammuthus Merdionalis vestinus, meglio conosciuto con il nome di Mammuth aquilano, è uno dei simboli della città dell’Aquila.

Mammuth della città dell’Aquila

Lo scheletro venne scoperto e recuperato il 25 marzo del 1954 nel Comune di Scoppito, un piccolo paese a pochi chilometri dalla città capoluogo. In questa conca aquilana un tempo c’era un bacino lacustre dove vivevano elefanti e rinoceronti, ippopotami, cervi e cinghiali.

Si tratta di uno fra gli esemplari più completi rinvenuti in Europa: conservato perfettamente e quasi integro, con ben 149 ossa.

Lo scheletro appartiene a un esemplare di maschio adulto alto 4 metri e lungo quasi 7 metri (dalla punta della zanna all’estremità della coda).

Dal 1960, quando fu esposto al pubblico per la prima volta, lo scheletro è conservato nel Bastione Est del Forte Spagnolo, sede storica del Museo nazionale d’Abruzzo.

Dopo il sisma del 2009 che ha fortemente danneggiato l’edificio, anche il Mammuth ha avuto bisogno di un restyling: grazie a una donazione del corpo della Guardia di Finanza, lo scheletro è stato smontato e sottoposto ad accurate indagini diagnostiche e a un rigoroso intervento conservativo da un’equipe di esperti. Le ricerche condotte in occasione di questo terzo intervento di restauro hanno permesso di conoscere nuovi aspetti della storia dell’animale.

Il Mammuth, risalente a più di un milione e mezzo di anni fa, doveva pesare più di 16 tonnellate, molto simile a un elefante con le zanne più curve e la bocca più sporgente. Questo “elefante gigante” aveva una dieta particolare, era amante della frutta e delle foglie, ne consumava circa 200 kg al giorno e beveva 80 litri d’acqua.

La mancanza della zanna sinistra, probabilmente persa in uno scontro con un altro mammut maschio, gli avrebbe creato una sorta di scoliosi alla colonna vertebrale e una postura scorretta e sbilanciata.

Il Mammuth è morto di vecchiaia a 55 anni sulla sponda di uno specchio d’acqua.

Nuovo allestimento

Ad accogliere i visitatori c’è un'illustrazione del Mammut a grandezza naturale realizzata da Benoit Clarys, famoso museografo specializzato in riproduzione di immagini di paleontologia, preistoria e archeologia.

È possibile immergersi e vedere da vicino la struttura ossea del Mammuth grazie alla tecnologia e a tour virtuale nel quale si può rivivere il combattimento durante il quale perse la zanna sinistra, e osservare l’andatura e la corsa dello scheletro del Mammuth.

Il Mammuth “superstar” della città dell’Aquila è uno tra i più importanti reperti del territorio abruzzese; non ti resta che ammirarlo con una visita al MUNDA

Biglietti

€ 4.00 intero - € 2.00 ridotto - gratuito sotto i 18 anni.

Con lo stesso biglietto puoi visitare il MUNDA negli orari di apertura della sede del Museo in via Tancredi da Pentima – ex Mattatoio, L’Aquila.

Acquisto del biglietto online

Acquista il biglietto online tramite piattaforma Vivaticket con diritto di prevendita di € 1. Potrai scaricare i biglietti in formato elettronico dalla mail di conferma di acquisto. Recati all’entrata del Castello Cinquecentesco 15 minuti prima del turno prenotato e porta con te la mail di conferma di acquisto, stampata o sul tuo smartphone o tablet.

Acquista il biglietto

È possibile acquistare i biglietti il giorno stesso, se disponibili, presso la biglietteria di fronte all’entrata del Castello Cinquecentesco (senza diritto di prevendita).

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