Comprende le vette più alte e rocciose dell’Appennino: Monte Corvo (m 2623), Pizzo d’Intermesoli (m 2635), Monte Prena (m 2561), Monte Camicia (m 2564), Pizzo Cefalone (m 2533), il Corno Piccolo (m 2655) e il Corno Grande (m 2912).
Il Calderone, sul Gran Sasso, è il corpo glaciale più a sud d'Europa. A fine Ottocento c'erano 70-80 metri di ghiaccio. Negli anni '90 era un unico ghiacciaio; ora si è frammentato in due glacionevati (non ha più il movimento verso valle dei ghiacciai) e l'area totale è diminuita del 60%.
Continua a resistere alle estati calde per il grande accumulo di neve, che a maggio può arrivare anche a 7-8 metri, e alla presenza di una coltre di detriti che lo isola dal calore dei raggi solari.
Il primo contributo alla valorizzazione turistica del Gran Sasso fu dato dalla Sezione romana del C.A.I. con la costruzione, rispettivamente nel 1886 e nel 1908, dei Rifugi Garibaldi (m 2230) e Duca degli Abruzzi (m 2388).
Nel 1934 fu costruita la funivia che da Fonte Cerreto (m 1107), sopra Assergi, arriva, con un percorso di poco più di tre chilometri e con un dislivello di 1005 metri, alla Sella di Pratoriscio (m 2112), sul margine occidentale di Campo Imperatore, altopiano che si estende a un’altitudine di circa 1800 metri e circondato da una serie di laghetti di origine carsica. Oggi la nuova funivia, in funzione dal 1988, è in grado di trasportare 700 persone l’ora direttamente sulle piste dei nuovi impianti di sci del versante aquilano del Gran Sasso.
Non lontano è l’Osservatorio astronomico, uno dei più alti ed importanti dell’Europa meridionale (visitabile su prenotazione) e il Giardino alpino di Campo Imperatore, uno dei pochissimi giardini di altitudine degli Appennini che, inaugurato nel 1952, occupa circa 3000 m2.
A circa 10 chilometri da Campo Imperatore, sulla strada che conduce a Castel del Monte, appena superato il bivio, sulla destra, una mulattiera conduce ai ruderi del Monastero di Santa Maria del Monte di Paganica (m 1616).